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Oggi è già futuro

Giocare per innovare. Crispy Bacon e i toy-con

Martedì, 25 Giugno 2019

Altro che compiti e interrogazioni, curriculum e colloqui.
Certo, quelli ci sono sempre e sempre ci saranno, ma nel mondo della scuola e nel mercato del lavoro, oggi si punta forte sull’innovazione e sulla dimensione del gioco. Gli insegnanti hanno capito che la vecchia didattica frontale non basta più, che per catturare l’attenzione degli alunni, e favorire lo sviluppo delle loro qualità serve qualcosa di più stimolante.
L’intuizione non è nuova: già nel 1989, interpretando il professor Keating ne «L’attimo fuggente», Robin Williams saliva in piedi sulla cattedra ed esortava i suoi studenti a fare altrettanto per cambiare prospettiva.
Trent’anni dopo, i suoi “colleghi” possono creare un contesto ludico con gli strumenti messi a disposizione dalla tecnologia. E la tendenza all’innovazione dei rapporti continua anche dopo la maturità, con nuove formule di selezione da parte delle aziende. 
Per quanto riguarda la scuola, gli esempi sarebbero tantissimi. Uno degli ultimi arriva da Nintendo, la casa giapponese di videogiochi e console che l’anno scorso ha lanciato il progetto didattico «Nintendo Labo» e che ora propone le «Olimpiadi creative Nintendo Labo», per dimostrare che manualità e tecnologia possono coesistere. L’iniziativa prende spunto dalle prossime Olimpiadi, in programma a Tokyo dal 24 luglio al 9 agosto 2020, e ruota attorno ai Toy-Con, oggetti di cartone che diventano creazioni interattive, progettati per funzionare con la console Nintendo Switch. Le prime 85 scuole che aderiranno con almeno 4 classi ciascuna al bando, riceveranno 60 fogli doppi in cartone pre-sagomato, con cui i ragazzi potranno montare una macchinina radiocomandata ciascuno, 4 Toy-Con (già montati e in comodato d’uso) a forma di pianoforte, canna da pesca, casa e moto, e una console Nintendo Switch in comodato d’uso.
La prima edizione dell’iniziativa ha coinvolto 6.900 ragazzi, che hanno lavorato in gruppo sviluppando capacità di collaborazione reciproca e di partecipazione a un lavoro condiviso. 
Giocare non aiuta solo a imparare, ma anche a trovare un lavoro.
Prendiamo il caso di Crispy Bacon, giovane azienda di software development con sedi a Marostica (Vicenza) e Milano, che a inizio giugno ha ospitato l’unica data italiana dell’hackathon «International Flutter», incentrato sul nuovo kit di sviluppo Flutter implementato da Google.
Flutter è un linguaggio informatico che permette di scrivere il codice una sola volta, sia per iOS che per Android; Crispy Bacon ha ospitato l’evento per promuovere le capacità degli sviluppatori italiani, diffondere questa tecnologia e acquisire nuovi talenti. La sfida ha richiamato 11 giovani col pallino dell’informatica divisi in tre squadre e il primo posto è andato a SurFlutter, una sorta di Linkedin verticale che invita gli utenti di Flutter a interagire, a presentare le proprie creazioni in anteprima, a proporsi e a cercare nuove risorse, tramite un sistema di ranking che premia gli utenti più attivi e più efficienti.
Progetti che sono solo il primo passo verso un futuro in qualche software house, e magari proprio in Crispy Bacon.

Alessandro Macciò

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