Bambini, oggi giochiamo a pulire la casa.
Di solito a me succede questo:
“Ragazze, mi aiutate per favore a riordinare?”. Silenzio. Il nulla.
Allora ritento, magari sarò più fortunato: “Chi mi aiuta a passare l’aspirapolvere?”.
Nessun segno di vita.
E’ scoraggiante, frustrante, demotivante, non pensate?
Allora ho chiesto qualche consiglio ad amici e parenti, mi sono concentrato e ho cercato una soluzione che potesse far appassionare le girls alle pulizie di casa.
Il gioco. Questo è l’unico modo per attirare la loro attenzione, poi arriva tutto il resto.
Quindi ho proposto loro di giocare all’hotel: siamo 3 proprietari di un elegantissimo hotel sul mare e dobbiamo rendere le stanze quanto più pulite e ordinate possibile, per accogliere al meglio la nostra esigente clientela.
Dopo un primo momento, in cui mi hanno guardato con aria di compatimento (succede praticamente ogni volta che faccio una proposta), hanno iniziato a pensare che tutto sommato non era così male come idea. Via, dunque, al divertimento!
E alle pulizie…
Coinvolgere i bambini nelle pulizie di casa e nel suo riordino è molto importante e può essere fatto fin dalla più tenera età.
Qualcuno sostiene già dai 2 anni.
Educare i bambini all’ordine e alla pulizia dei propri ambienti trasmetterà l’amore e il rispetto del prendersi cura non solo degli spazi ma anche di chi ci sta attorno.
Ma non sviluppa solo la responsabilità, l’indipendenza e l’autostima... ci sono altri benefici dell’educare i bambini all’ordine e alla pulizia.
Uno degli aspetti più belli che ho sperimentato, quando le mie bambine erano piccole, è la creazione di piccoli riti, tutti nostri. Per noi si trattava del cambio del pannolino, poi crescendo del rito dei capelli con spazzolina e fiocchetti e poi ancora del lavaggio dei denti.
E così nella quotidianità abbiamo creato insieme un nostro mondo fatto di gesti e ritualità.
Ovviamente in tutti questi momenti dovete dimenticarvi del vostro cellulare: intanto perché la vostra attenzione deve essere solo per lui o lei e poi perché non dovete mai abbassare la guardia. I bambini fanno movimenti improvvisi, imprevedibili, che possono metterli in pericolo. E il vostro buon esempio, a sua volta, gli insegnerà a prestare attenzione alle persone e a ciò che sta loro intorno.
Certo, rileggendo quanto detto fino ad ora sembra tutto piuttosto difficile e pieno di insidie. In realtà sono convinto che, esattamente come esiste l’istinto materno, esiste anche quello paterno. Siate dunque voi stessi, agite ascoltando il cuore e con molta umiltà fatevi consigliare e aiutare. A partire dalla vostra compagna, che, come voi, agirà secondo quello che ritiene più giusto. E poi è come tornare anche noi bambini: avere un figlio ti ripropone ricordi, sensazioni e profumi che magari avevi dimenticato.
Sviluppa l’autostima
Imparare a fare le pulizie da sole è stato per le girls un motivo di gratificazione. In fin dei conti, anche noi, nonostante pulire casa non sia il massimo del divertimento, proviamo un senso di soddisfazione una volta terminato tutto. Ecco, i bambini provano la stessa sensazione.
Sviluppa la responsabilità
Uno dei motivi principali per cui spingiamo i nostri bambini ad aiutarci nelle faccende domestiche, non è solo perché desideriamo educarli all’ordine e alla pulizia, ma anche perché questo li responsabilizza e li rende indipendenti.
Ecco perché ho provato a renderlo un gioco: mano a mano che i bambini crescono puliranno una parte della casa da soli, perciò da “semplice” attività ludica si trasformerà in abitudine ma soprattutto svilupperà il rispetto e la responsabilità nei confronti di chi vive attorno a loro.
Bisogna cercare di far capire che facciamo affidamento su di loro.
Crea un ordine interiore
Ormai è risaputo che creare ordine negli spazi che viviamo ci aiuta a creare un ordine interiore.
Ciò vale per noi adulti ma anche per i nostri bambini, lasciando la nostra casa in disordine, questo inevitabilmente creerà confusione e caos anche nella nostra mente e anche in quella dei nostri figli.
Sviluppa l’indipendenza
Mi sono reso conto che permettendo alle girls di “fare da sole” le ho aiutate a sviluppare l’autostima e a fare affidamento sulle loro capacità. Ho notato che spesso mi sono trovato a dire “aspettate un attimo, devo stendere” oppure “aspettate, devo pulire il bagno”, non ascoltandole.
Non dimentichiamoci che i bambini amano collaborare con noi adulti, che ci osservano e desiderano imitarci, pertanto fare le faccende di casa permette al bambino non solo di beneficiare di questo suo desiderio, ma questo gioco di ruoli è davvero fondamentale per la sua crescita e autonomia.
A questo punto siamo pronti per iniziare ad affidare i compiti?
Vi riporto qui un breve riassunto di che cosa si può proporre ai bambini, suddiviso in fasce di età. Ovviamente non è nulla di scientifico! Si tratta della mia esperienza: se avete esperienze diverse o suggerimenti, sarò molto felice di ascoltarvi.
2-3 anni
Riordinare i giocattoli
Mettere i vestiti sporchi nella cesta
Piegare i tovaglioli
Fare la polvere
Impastare i biscotti
Mettere a posto le scarpe
4-5 anni
Pulire il tavolo
Apparecchiare
Usare l’aspirabriciole
Svuotare il cestino
Svuotare la lavastoviglie
Lavare piatti e bicchieri di plastica
6-7 anni
Ordinare la cameretta
Spazzare
Spolverare
Buttare la spazzatura
Abbinare i calzini puliti
8-9 anni
Caricare la lavastoviglie
Sistemare la spesa
Appendere i vestiti
Aiutare a preparare la cena
Cucinare piatti semplici
Ritirare la posta
10-11 anni
Pulire la casa
Battere i tappeti
Fare piccoli lavori di cucito
Sistemare la cantina
Lavare l’auto
12-13 anni
Preparare pranzo o cena
Cambiare le lenzuola
Aiutare nella gestione dei più piccoli
Stirare
Pulire il bagno
Daniele Tarenzi