Giudecca Art District, il primo distretto artistico permanente di Venezia
Inaugurato uno dei luoghi più interessanti per gli appassionati d’arte contemporanea con sede presso l’Isola della Giudecca.
Il Giudecca Art District (GAD) è stato inaugurato in concomitanza con l’apertura della 58° edizione della Biennale di Venezia e si presenta con un programma ambizioso: intende creare connessioni tra professionisti dell’arte internazionale e locale.
Ogni anno il GAD proporrà un progetto preciso e svilupperà una proposta artistica e culturale da sviluppare durante tutto l’anno, coinvolgendo curatori, galleristi e artisti.
Il programma del 2019 si ispira ad una frase contenuta nelle pagine del “Candido o l’ottimismo” di Voltaire in cui il protagonista afferma: “Ciò nonostante bisogna coltivare il nostro giardino”.
Sono previsti progetti espositivi, performance, conferenze e video proiezioni che propongono riflessioni sulla condizione umana attuale e sul nostro tempo.
Le attività si sviluppano durante tutto l’anno, coinvolgendo spazi già attivi dedicati all’arte contemporanea, ma l’obiettivo è quello di individuare anche altre realtà da coinvolgere per creare nuove sinergie e costruire una programmazione di mostre, residenze e progetti di studio d’artista sull’isola della Giudecca.
Sono più di sessanta gli artisti presenti e provenienti da oltre trenta Paesi che espongono nel primo anno di vita di questo distretto artistico permanente.
In totale le mostre temporanee sparse nel polo culturale che compone il GAD sono venti, che vedono artisti noti del panorama artistico internazionale, come Yoko Ono, Kendell Geers, Kazuko Miyamoto, esporre accanto a giovani artisti contemporanei; in uno scambio di idee tra generazioni che non potrà che creare nuove connessioni.
L’Isola della Giudecca non è un’area della città che di solito è presa in considerazione dalle folle di turisti che ogni giorno prendono d’assalto Venezia, si tratta di una zona prevalentemente residenziale ma che negli ultimi decenni si è trasformata in una meta per artisti, curatori e amanti dell’arte contemporanea.
Se ai primi del Novecento l’Isola era la zona dei monasteri, dei cantieri navali e delle fabbriche, dopo un periodo di declino e abbandono è diventata il luogo in cui l’arte si è potuta esprimere liberamente e, soprattutto, ha visto passare tanti artisti ora famosi in tutto il mondo.
Solo per citare alcuni degli eventi che si sono svolti sull’isola basti ricordare la performance di Marina Abramovic nel 1976, la prima mostra d’arte di Damien Hirst a Venezia e la mostra di Ai Weiwei durante la Biennale del 2013.
La Giudecca è da molto tempo, quindi, lo scenario perfetto in cui gli artisti hanno potuto sperimentare, trovando spazi espositivi e gallerie d’arte innovative.
La nascita del GAD sembra, dunque, essere l’evoluzione naturale della trasformazione di una zona di Venezia in un laboratorio permanente di cultura.
Il progetto del Giudecca Art District (GAD) è diretto da Pier Paolo Scelsi, alla guida anche dell’associazione culturale One Contemporary Art che ha sede proprio sull’isola della Giudecca, mentre la curatrice è Valentina Gioia Levy.
Caterina Stringhetta
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