Se parliamo di intelligenze artificiali, istinto primario di chiunque è fare un balzo indietro per la paura di sentirsi inferiori, a confronto con delle macchine super potenti.
È proprio per scacciare questo malocchio dell’inferiorità che un libro come quello scritto da Kai Fu Lee lo scorso anno, è stato ideato. 
In particolare, lo scrittore cinese ex CEO di Google, ci offre la possibilità di capire come stanno attualmente le cose.
Macchine volanti? Robot che prenderanno il nostro posto in ogni settore lavorativo? Possibilità di allungare la vita attraverso strumenti artificiali?
Un libro che risponde in toto ai nostri quesiti più stravaganti, riportando il nostro guardo a quella che è la realtà effettiva delle cose. 
Kai Fu Lee, esperto del settore, ci fornisce una visione incentrata sulle zone di America, Silicon Valley per la precisione, e Cina; e ci presenta il contrasto costante tra queste due realtà, sempre alla ricerca e, al contempo, al distacco l’una dall’altra. 
L’America, la grande, lontana, prestigiosa, America; così com’è: creatrice di idee, madre sempre incinta di innovazioni nel settore tecnologico. 
E la Cina, la copia-tutto Cina. Si. Proprio copia-tutto. Perché quella che noi attribuiamo come caratteristica comune ai prodotti provenienti da questa zona orientale, è la peculiarità portante e fondamentale di questo popolo, grazie alla quale, sin dall’antichità, la Cina ha potuto sviluppare a partire da prodotti già svezzati da altri. Come già detto, il libro ci illumina sui nostri presentimenti peggiori, e ci dona una nuova speranza per il futuro.
Una speranza che consiste nel saper immaginare, creare e modellare un nuovo tipo di società; una società che guarda ai servizi, piuttosto che all’automazione, una società che sappia trasformare le mansioni d’amore in veri e propri lavori, ristabilendo l’ordine ormai perduto tra tecnologia e umanità, riportando l’uomo al centro di un rinascimento digitale.

Anna Sacchetto