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Storie di libri

M. Il figlio del secolo

Mercoledì, 28 Agosto 2019

"Federico, ti consiglio un romanzo appena uscito su Benito Mussolini, è molto lungo ma ne vale la pena." - “No, grazie”
Qualche giorno dopo, al telegiornale, sento: "Antonio Scurati vince il Premio Strega con il suo libro M. Il figlio del secolo. Un romanzo storico molto denso, che racconta l’ascesa di Mussolini tra il 1919 ed il 1925."
Destino? No. Probabilmente una banalissima coincidenza. Ma a quel punto quel libro andava letto ad ogni costo. 
Il primo impatto è alquanto inquietante, con una copertina bianca e una M nera a caratteri cubitali stampata con un semi rilievo.
Poi, però, scorro un paio di facciate e vado verso la dedica. È da sempre una mia fissazione quella di leggere a chi vengono dedicati i testi, una sorta di gossip dai tratti un po’ meno volgari.
Non la trovo, piccola delusione. Tuttavia, leggo “Io sono una forza del passato” – Pier Paolo Pasolini. E l’inquietudine scema per far prevalere la curiosità, e così comincio, con il 1919: l’inizio della storia e, per molti, l’inizio della fine. 
Il romanzo di Scurati è un concentrato di emozioni e vissuti, una sorta di “racconti dal backstage” fatti di storie di dimenticati, di dialoghi intimi che i libri di storia non possono citare per ragioni di spazi.
I passaggi principali del libro raccontano la vita a tutto tondo di Mussolini, dalle relazioni segrete, alle vicende nella redazione de Il Popolo d’Italia, fino al rapporto tormentato con Gabriele D’Annunzio e la questione di Fiume. Inoltre, rivive le emozioni da vari punti di osservazione, dagli alleati storici dei Fasci di Combattimento come Leandro Arpinati e Italo Balbo, fino ai nemici socialisti e comunisti della zona di Bologna, su tutti del “Lenin della Romagna” Nicolò Bombacci, il raccordo tra l’Italia e i bolscevichi sovietici. 
Per rendere ancora più vivo e vero il romanzo l’autore ha inserito tra le varie storie stralci di articoli, interviste, discorsi e dichiarazioni dei, e sui, protagonisti, per non rendere mai monodirezionale l’osservazione degli eventi. 
Non ci resta altro che consigliarvi questa brillante opera, che vi richiederà molto tempo e molta pazienza ma che, alla fine, arricchirà in modo considerevole il vostro bagaglio culturale. 
Ma d’altronde, ha vinto il Premio Strega… quindi non ha bisogno di altre parole.

Federico Smania

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  • Titolo articolo:

    M. Il figlio del secolo

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