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La giusta formazione

Le strade alternative dell'Accademia

Sabato, 12 Ottobre 2019

Quando si pensa all’Accademia di Belle Arti, la prima immagine che viene in mente è quella di un giovane artista un po’ naïf, con una tavolozza in mano, un basco in testa e i pantaloni sporchi di colore.
Non è del tutto sbagliato, ma è solo una piccola parte di quello che si può trovarvi. Tralasciando gli scultori, che come i pittori godono di una fama blasonata e compongono quell’immaginario citato pocanzi, l’Accademia veneziana è teatro di tante sfumature dell’arte, che vanno a comporre un’offerta formativa sempre più variegata e al passo con i tempi.
Tra i diplomi, sia di primo livello che di secondo, troviamo l’indirizzo di Grafica d’arte, che colloquialmente viene chiamata ‘Incisione’, e che ogni anno produce delle opere sensazionali, tra le quali quelle dell’Atelier 5 a Venezia.
Calcografia, xilografia, serigrafia e altre tecniche di stampa, sono solo alcune delle abilità che si sviluppano in questo corso dinamico. Sempre nel dipartimento di Arti Visive sono presenti due canali dell’indirizzo di Decorazione. Questo corso si sviluppa attorno ad un’attenzione particolare verso lo spazio espositivo, e al ruolo fondamentale che esso stesso rappresenta per l’opera d’arte e la sua fruibilità. Inoltre, grazie alla collaborazione con alcune vetrerie, alcuni studenti si sono specializzati nella realizzazione di decorazioni vitree, installazioni di alto livello e piccole architetture.
Il secondo dipartimento dell’Accademia è quello, più piccolo, chiamato di Progettazione e Arti Applicate. Al suo interno sono presenti il corso di Scenografia, il più “nomade” della città, che utilizza laboratori sparsi per tutta la laguna. Gli indirizzi principali sono Scenotecnica, Architettura di scena e Costume, per offrire allo studente competenze specialistiche nella realizzazione e nella composizione di tutto ciò che sta dietro gli spettacoli.
Last, but not least, quello che senza dubbio è l’indirizzo più attuale a Venezia: NTA, o Nuove Tecnologie per l’Arte. Gli studenti di NTA hanno sempre suscitato un certo interesse, poiché non vivono in contatto con i colleghi pittori e scultori. Anzi, ogni giorno partono alla volta dell’isoletta di San Servolo, tanto bella quanto piccola, e a tratti malinconica, dove si mescolano con i ragazzi della Venice International University, prima di entrare nelle proprie sedi di competenza. NTA appare come il più universitario e meno accademico dei corsi, ed infatti si suddivide a sua volta in due curricula: Arti Multimediali e Arte e Linguaggi della Comunicazione. Un approccio pratico e diretto al mondo della comunicazione digitale e della grafica, con la volontà di portare un tocco d’arte in ciò che ci circonda ogni giorno, dai manifesti pubblicitari ai loghi spesso un po’ troppo retro. E poi foto, video e tanto editing, con delle sale pose dedicate e attrezzatura all’avanguardia.
Insomma, la concezione della più grande e prestigiosa accademia di belle arti in Italia, necessita di una bella rinfrescata, perché per essere artisti bisogna inevitabilmente restare al passo con i tempi e i corsi dell’ABAV vanno in questa direzione.

Federico Smania

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