La giusta formazione

CAREER DAY5mila giovani in cerca di lavoro. E tanti con la valigia in mano

Sabato, 22 Giugno 2019

La parola d’ordine è innovazione, in tutti i settori. L’ingegneria è forse il campo più strabiliante: si va dalla robotica applicata alle piante, fino alla stampante 3d che produce qualunque cosa, dai gioielli alle componenti degli aeroplani. Ma il futuro è entrato a gamba tesa anche nel mondo del cibo, della moda, dell’energia. E a Padova, in occasione del Career Day organizzato dall’università, c’era un vero e proprio summit del futuribile: un centinaio di aziende a caccia di nuove leve, ma soprattutto di giovani innovatori che sappiano dare smalto all’industria di domani.

Lo scorso 23 maggio, i cortili di Palazzo Bo sono stati letteralmente invasi dagli stand, tra cui spiccavano nomi più o meno noti: Whirpool, Electrolux, Carel, Cargill, Lidl, Fincantieri, Luxottica, Pam, Otb, Deloitte, Decathlon. Ed anche gli Eures (le agenzie europee dell’impiego) di Svezia e Finlandia, arrivate a Padova per reclutare soprattutto medici e infermieri, ma anche giovani ingegneri. Dall’estero si richiede soprattutto una buona preparazione, e un po’ di propensione per le lingue: per i laureati italiani c’è molto interesse e numerose aziende, assicurano dalle agenzie, sono disposte a venir loro incontro. Chi con un supporto nel trovare casa, chi con un sostegno qualora si decida di muoversi con il partner. Tutti, di solito, garantiscono il corso di lingua per facilitare l’inserimento nel nuovo mondo.

E i giovani? Hanno risposto numerosi, in quasi cinquemila. Un esercito di neolaureati, (o laureandi), in cerca di lavoro ma anche di stage e tirocinii, arrivati con il loro carico di curricula da seminare tra le aziende. La speranza di trovare un posto li accomuna tutti, ma in molti hanno già messo in conto di dover fare la valigia: “Forse non per sempre - dice Giorgia, che ha 22 anni ed è laureata in economia -, ma almeno per un periodo, perché la disponibilità a trasferte più o meno lunghe è un requisito che chiedono quasi tutti”. Come lei tanti altri, anche più decisi: “Per i laureati nelle materie umanistiche si prospetta un lungo precariato - dice Luca, 22 anni anche lui, ed una laurea in Lingue -, ho tanti amici che dopo molta ricerca hanno trovato un posto, ma con la richiesta di trasferirsi all’estero. Poi si sono specializzati in un settore di nicchia, ed ora non riescono più a tornare”.

Il Career day è anche un’occasione per “fare le prove” con il curriculum e con i colloqui di lavoro: nel centro del cortile nuovo campeggiava uno stand per la rilettura del cv, per aiutare i ragazzi a renderlo più efficace. In un’aula un po’ nascosta, invece, la novità dell’anno: il un laboratorio di “Recruiting Gamification”. Si tratta di una strategia di selezione del personale utilizzata da alcune grandi aziende per far emergere quelle attitudini che difficilmente si possono rintracciare nel curriculum. In un contesto rilassato e privo di stress, i candidati vengono coinvolti in veri e propri giochi di gruppo, che portano a mettere in luce la capacità di leadership, di lavorare in gruppo o di visione globale.

Silvia Quaranta

 

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