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Il viaggio alternativo

Berlino. La città che ti riempie l’anima

Lunedì, 19 Agosto 2019

Non ha lo stile British e l’eleganza di Londra, non è romantica e non ha un bel panorama come Parigi, non ha il fascino eterno di Roma. Non è nemmeno una bella città, anzi, a dire il vero valutandone il mero lato estetico, è pure bruttina, eppure è la capitale europea che quando abbandoni ti lascia dentro qualcosa di grande. Berlino è il luogo che non apprezzi finché non te ne vai, ma fidatevi che una volta tornati a casa niente sarà più come prima. 
Allora vi racconto un modo alternativo per godervi questa fantastica metropoli, fatta di mille colori e culture, con un cuore pulsante di giovani che passano dalla Humboldt Universität, ai locali tecno per vivere a pieno lo stile berlinese. 
Arrivati all’aeroporto di Schönefeld prendete la metro U-Bahn per Warschauer Straße, smontate e affiancate la Sprea per godervi la bellezza dell’arte sull’East Side Gallery, un chilometro perfettamente mantenuto di Muro dove incontrerete molti turisti (disinformati), davanti al graffito del bacio tra Leonid Brežnev, leader sovietico durante la “grande distensione”, ed Erich Honecker, presidente del consiglio della DDR. È scomodo, ma tornate indietro alla stazione da dove siete smontati in precedenza, e riprendete la stessa linea dopo aver ammirato qualche performance di strada di hip hop o beatbox.
Andando verso Ruhleben osserverete perfettamente la spaccatura in blocchi della guerra fredda, da un lato l’edilizia sovietica tanto cruda quanto per molti affascinante, dall’altro il progresso occidentale messo in atto dalla Repubblica Federale Tedesca. Se vi piacciono le riflessioni urbane di stampo sociale, potrete scendere da Hackescher Markt e dirigervi verso il Duomo di Berlino, per poi salire e osservare in modo evidente le differenze di stili di una città che, ancora oggi, porta con sé delle scorie non irrilevanti. Restando in zona muovetevi verso l’innovativo complesso residenziale di Hackescher Höfe per comprare un souvenir di Ampellman, il mitico simbolo sui semafori berlinesi, e per godere della magica street art attorno al Café Cinema, un luogo di culto per i giovani locali. Se le vostre gambe saranno ancora in forma, potrete visitare anche il grandioso Museo di Pergamo, dove all’interno troverete le ricostruzioni in scala reale della Porta di Ishtar, in Babilonia, e dell’Altare di Zeus.
Da non dimenticare, ovviamente, la passeggiata al tramonto ad Alexanderplatz, non perché sia stupenda e necessiti di giusti riflessi del sole, ma perché vi imbatterete in una divertente folla che canta e balla, con una birra ghiacciata in una mano e un currywurst nell’altra.
E poi ci sono tutti quei luoghi che le guide turistiche non citano. Parlano di pericolo, di criminalità, di tossicodipendenza diffusa tra le vie di Kottbusser Tor o di Kreuzberg o proprio del ponte di Warschauer. Io, invece, ci sono stato ed ho visto solo tante culture diverse e una grande vitalità.
Certamente, Berlino è una città rimasta indietro dal punto di vista del progresso socioeconomico, e non si fa fatica a vedere zone degradate, ma fa parte delle particolarità della capitale tedesca e comunque nessuno darà fastidio ad un turista da backpack in spalla.
Quindi, lasciate perdere il Sony Center e le mega costruzioni di Potsdamer Platz, che comunque resta una bellissima piazza, e godetevi il cuore di questa città unica al mondo.
E ribadisco: una volta tornati a casa non sarà più come prima.

Federico Smania

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