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Fuga nell'arte

Art Night: Ambiente e natura all'atelier 5 

Mercoledì, 26 Giugno 2019

Nessuno è troppo piccolo per fare la differenza. 

È una Venezia particolare quella che fa da sfondo all’Art Night 2019, una città divisa in due.
Verso i Giardini il cielo incute timore, la gente cerca riparo dal forte vento e dalla pioggia battente, mentre a Dorsoduro si vive una serata poetica, con colori brillanti e un tramonto da cartolina. Il grande chiostro dell’Accademia di Belle Arti sprigiona forti emozioni e opere toccanti, nella vivacità di un contesto informale.
Ad incuriosire sono i lavori dell’Atelier 5 di Grafica d’arte e Tecniche di incisione, che propongono una tematica attuale, e di forte impatto nella società come quella dell’ambiente.
Uno spazio studiato nei minimi dettagli, a tratti crudo, tra acidi, torchi e inchiostri, un colore verde quasi a voler immergere le stampe (prove d’artista) nella natura. Un tema internazionale che, fin da subito, ha fatto breccia nei cuori e nelle menti dei giovani artisti, stimolati ad incidere su una matrice di zinco un “segno”, che per diventare “opera” necessita di un processo lungo e metodico, una chiara metafora dell’impegno ambientale. Ci spiega meglio la nascita di questa Opera Collettiva titolata «Nessuno è troppo piccolo per fare la differenza» la stessa Diana Ferrara, coordinatrice dei laboratori.

Com’è nata l’idea di portare un tema così attuale in un atelier?
Tutto ruota attorno al concetto di “futuro”. Per l’umanità, l’ambiente rappresenta il futuro, così come l’Accademia lo è, in piccolo, per questi giovani artisti. L’ambiente è la culla di tutti, mentre l’Accademia è la culla dei ragazzi che qui passano gran parte del loro tempo a studiare.

Com’è stata accolta la proposta?
È stata ben accetta da tutti gli studenti, e da gennaio abbiamo iniziato ad allestire per questo evento. Ha mosso gli spiriti e gli animi e questo ha potuto senz’altro giovare alla buona riuscita delle opere. Senza dubbio il momento ha aiutato, il movimento planetario di Greta Thunberg ha attecchito in ogni dove, e questo ha portato ad una maggiore coscienza anche da parte dei ragazzi.

Il processo di realizzazione di un’incisione può essere una metafora dell’impegno ambientale?
Le incisioni non sono opere come le altre, non si lavora “direttamente” come può essere per una tela, bensì la vera opera d’arte è la lastra di zinco che poi verrà stampata su carta, e quest’ultima verrà esposta. Il risultato di questo processo lungo e metodico, si vede dopo molto tempo, e l’artista si trova ad avere un “effetto sorpresa”. In piccolo, rappresenta quello che l’uomo dovrebbe fare con l’ambiente, senza aspettarsi risultati immediati, lavorando giorno dopo giorno per un fine più lontano che porterà maggiori soddisfazioni.

Nulla può raccontare meglio questa opera delle parole degli studenti:
Il nostro piccolo ecosistema agisce con occhi sempre attenti al grande libro della natura, ne trae beneficio nelle forme, le traduce in correnti d’aria nuove, ne emula la perfezione in ogni minima lavorazione. A sua immagine e somiglianza, per ogni errore il pegno è una lacerazione. Un invito ad aver cura, perché nessuno è troppo piccolo per fare la differenza

Federico Smania

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    Art Night: Ambiente e natura all'atelier 5 

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