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Fuga nell'arte

Giverny e la Fondation Claude Monet

Mercoledì, 14 Agosto 2019

Se il tuo sogno è quello di viaggiare dentro l’arte di un pittore illustre come Monet, allora dimenticati dei musei, lascia perdere il Museo d’Orsay e la National Gallery.
Prendi un biglietto aereo low cost per Parigi, e dirigiti subito verso Gare Saint Lazare.
Lì, in mezzo a migliaia di parigini frettolosi, troverai indicato il binario del treno che porta a Vernon. Una volta arrivato a Vernon dovrai prendere un minibus che porta direttamente a Giverny, un paesino bucolico della Normandia con poco più di 500 abitanti. In quell’oasi di tranquillità si trova la residenza di Claude Monet, dove abitò dal 1883 al 1926, e la sede della fondazione che gestisce l’abitazione ed i giardini del celebre impressionista. Dopo aver visitato i vicoli del paese, la chiesa romanica di Santa Radegonda, e gustato un ottimo french toast sarà giunto il momento di immergersi nel mondo fiabesco del pittore, tra fiori colorati, ninfee e oggettistica originale.
Entrato in casa vedrai l’atelier, la bizzarra sala da pranzo di color giallo quasi fluo, un caminetto decorato con delle maioliche, tendaggi pastello e delle piante rampicanti che salgono fino in cima all’edificio.
Si respirano le passioni di Monet, dalla pittura all’arte nipponica presente in modo diffuso in tutta la cucina. Uno dei punti più romantici ed affascinanti è senza dubbio il ponte giapponese, rappresentato en plein air nell’omonima opera esposta al MoMA di New York, che affaccia su un laghetto ricco di ninfee, salici piangenti, varie piante esotiche che l’artista amava coltivare e tulipani gialli, rossi e rosa.
Per godere al meglio di tutte le sfumature possibili di questo incantevole posto, è consigliabile andarci in primavera inoltrata, quando la palette cromatica dei fiori del giardino ti inebrierà gli occhi.
Una volta concluso il tour, sarà doveroso recarsi alla tomba di Monet, dove incontrerai decine di turisti adoranti, per terminare una giornata di arte a 360 gradi.
Perché per conoscere un’artista non è sufficiente girare tra i corridoi dei musei.

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Federico Smania

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    Giverny e la Fondation Claude Monet

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