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Campioni si diventa

Divertimento e rigore possono convivere

Giovedì, 04 Luglio 2019

Insegnare si, ma con amore e pazienza: è l’imperativo categorico che fa da sfondo a tutte le attività che si svolgono, ormai da sei anni, al Campus ‘Mauro Bergamasco’, dedicato allo sport e alla condivisione. Il filo conduttore di questa realtà non è il raggiungimento di risultati e vittorie nelle competizioni: l’obiettivo è la crescita personale dei giovani, attraverso lo sport. 

Dopo aver collezionato ben 106 presenze nella Nazionale di rugby, 11 Tornei 6 Nazioni, Mauro Bergamasco detiene il record di longevità in maglia azzurra. E’ tra i 2 giocatori al mondo ad aver partecipato a 5 Rugby World Cup, dal 1999, ed è l’atleta dalla più lunga carriera di sempre nel RBS 5 – 6 Nations. Un percorso lungo e faticoso, fatto di sacrifici, rinunce e tenacia, che lo ha portato a trasformare la sua dimensione sportiva in una professionalità da mettere a servizio degli altri.

Fare tutto quello che si può, sempre al massimo. “Ho iniziato a giocare a 5 anni, e ho terminato con la mia quinta coppa del mondo – racconta Mauro -. Prima di ogni partita scrivevo un diario, dove annotavo informazioni tecniche di cui avevo bisogno, come mi sentivo, se fossi pronto ad affrontare un’altra battaglia, e cosa potessi fare per dare del mio meglio ai compagni. Questo è ciò su cui, anche in seguito alla fine della mia carriera sportiva, ho sempre cercato di concentrami: come restituire agli altri, la disponibilità e l’amore che avevo ricevuto nel corso del tempo”.

Con 5 amici e colleghi, sei anni fa, Bergamasco ha dato vita al Campus: 1.200 ore di gioco, e oltre 700 partecipanti, che hanno avuto l’opportunità di misurarsi non solo nel rugby, ma anche in altre attività sportive, in ambienti idonei e non convenzionali, come acqua, terra e sabbia che favoriscono lo sviluppo di quelle capacità coordinative e esperienziali, basilari per una corretta crescita psico e neuro-motoria.

“Cerchiamo di essere a disposizione di questi ragazzi e ragazze, per avvicinarli al mondo sportivo – spiega Mauro -. Prima è necessario insegnare il rispetto delle regole, con amore e molta pazienza, e poi è possibile iniziare un percorso di allenamento. Prima il divertimento e la passione, poi il risultato”.

Eva Franceschini

 

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