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Campioni si diventa

Un toccasana per gli adolescenti

Giovedì, 10 Ottobre 2019

Lo sport fa bene, a tutti e a tutte le età, ma c’è una fascia della popolazione che, considerando il contesto attuale, può trarne i vantaggi maggiori. Praticato durante l’infanzia, è fondamentale per iniziare a fortificare la struttura fisica e, specie negli sport di squadra, per favorire la socialità e una crescita armoniosa con i propri coetanei.  Nell’adolescenza è talmente importante che può ridurre il rischio di contrarre alcune malattie in età adulta, come la demenza e il morbo di Parkinson. A sostenerlo sono i ricercatori della Deakin University di Melbourne, che hanno dimostrato quanto praticare un’attività sportiva, dai primi anni di vita, sia determinante per prevenire un deficit cognitivo.

Eppure, sono sempre di più i giovani che, per motivi di studio o semplicemente per noia e pigrizia mentale, decidono di abbandonare l’attività fisica.  Ma i genitori non devono darsi per vinti: oltre ad essere importante per lo sviluppo sano e armonioso del corpo, lo sport è fondamentale perché favorisce una crescita cognitiva, emotiva e sociale. In questa fase della vita, costellata di cambiamenti fisici e non, praticare attività sportiva rende più consapevoli della nuova identità corporea. Ma non finisce qui: confrontandosi con i coetanei, gli adolescenti imparano il valore dell’impegno, del rispetto delle regole e della tolleranza, e si abituano ad una competizione sana e divertente. L’attività sportiva, inoltre, aiuta gli adolescenti ad esprimere gli istinti aggressivi in maniera socialmente accettabile, ad essere responsabili, ad essere proattivi,  e a collaborare.  

Gli adolescenti che praticano lo sport, inoltre, sono più sicuri, perché la pratica sportiva migliora la stima, e il movimento serve a gestire le emozioni e a combattere lo stress: durante un allenamento, o nel corso della partita, possono infatti scaricare tensioni, ansia e stanchezza, derivanti dalla scuola e dallo studio.

Un avvertimento per i genitori: è giusto sostenere i ragazzi e spronarli a proseguire nell’attività sportiva, ma senza trasferire loro il peso delle aspettative. Lo sport deve essere, prima di tutto, un’occasione di divertimento e svago. Un concetto che vale per ogni età, e non solo per gli adolescenti.

Eva Franceschini

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