Super User

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«La costruzione della propria storia di vita non è solo una paziente pratica di tessitura di memorie lontane, ma anche un’azione creativa che può attingere dal passato per dare significato al presente» [Silvia Kanisza e Sergio Tramma]

Essere educatori professionisti, per certi versi, è una missione che esula dal mero lavoro, inteso come “attività retribuita”. E’ un vero e proprio stile di vita, e per molti è uno status assegnato.
Si entra in un universo lontano da ogni canone, e da qualunque stereotipo, per immergersi in un romanzo dai mille colori. Quindi, se in casa avete un figlio o una sorellina che improvvisa gesta stravaganti, ricordatevi che non è nulla in confronto a quanto potreste osservare in un centro educativo. 

Samos, Grecia.
«Questa meravigliosa isola del Mar Egeo, terra natale di Pitagora ed Epicuro, è stata di recente definita il buco nero d’Europa. E qui di Europa, di quella sui cui principi fondamentali siamo cresciuti in tanti, c’è veramente ben poco».
A raccontare è Fausto Panizzolo, giovane ingegnere biomedico che, un paio d’anni fa, ha lasciato Harvard per tornare a casa, a Padova, e gettarsi anima e corpo in un nuovo progetto. Il mese scorso, però, ha interrotto i suoi impegni per qualche giorno per un viaggio a Samos, al fianco dell’associazione Still I Rise, fondata da Nicolò Govoni.

Giovedì, 18 Luglio 2019

Quando lo sport crea connessioni

Educare con dolcezza e pazienza, sostenere i bambini e ragazzi nell’avvicinarsi all’allenamento vero e proprio, alla ricerca del divertimento e della passione, e solo del risultato.

Avete presente le audioguide dei musei? Quegli oggetti terribilmente brutti, composti da un tastierino alquanto anacronistico e delle cuffie, che in confronto quelle da attaccare agli walkman degli anni ’80 potrebbero essere paragonate alle AirPods. Estetica a parte, settiamo con la fantasia una di queste guide 2.0 su un’ipotetica opera n.43, e ascoltiamo quella voce metallica: autore, data di realizzazione, tecniche, dettagli e breve sunto sulla storia. Emozioni dell’artista? Zero, o tendenti a zero. Descrizioni asettiche, lontane dal suscitare ogni tipo di empatia.

Non ci vuole una laurea per comandare una centrale idroelettrica, una serra climatizzata o un impianto fotovoltaico. Almeno, non se si tratta di un simulatore ispirato al metodo di apprendimento learning-by-doing, che consente agli studenti dai 6 anni in su di capire com’è stato progettato il sistema, e di modificarlo. Un valido esempio di questa filosofia arriva da Tek4Edu, azienda di Meolo, nel veneziano, specializzata in articoli tecnologici per la didattica. 

Lunedì, 15 Luglio 2019

Krk, l’isola dei pesce-Cani

Acque cristalline, spiagge di ciottoli bianchi e ottimi ristorantini sul mare. Questa è Krk (o Veglia), che insieme a Cres (Cherso), è la più grande tra le isole della Croazia. Una meta piuttosto nota tra gli amanti degli animali, proprio in virtù della sua vocazione altamente “pet friendly”: la maggior parte degli alloggi accetta animali, la maggior parte dei ristoranti li accoglie con gentilezza ed una ciotola d’acqua fresca, e lo stesso fanno molti negozianti.

Si dice che Carlo Magno abbia affermato: “Conoscere una seconda lingua significa possedere una seconda anima”. Oggi, nel mondo, ci sono circa 7000 lingue parlate che differiscono l’una dall’altra in molti modi: suoni, parole e, fondamentali, strutture diverse, ed è incredibile come queste differenze vadano ad influire sul nostro modo di pensare e sui nostri atteggiamenti.

Sabato, 13 Luglio 2019

Si scrive CEV, si legge PANICO

Negli ultimi giorni il web è letteralmente impazzito al grido «All’Università degli studi Padova è stata assegnata la “fascia” A». Stando al lessico di Facebook, la reazione più appropriata dovrebbe essere ‘WOW’, tuttavia, per uno spirito critico e non classista, di mozzafiato non c’è proprio nulla, anzi risulta doveroso ricorrere all’hashtag #onlysadreactions.

Venerdì, 12 Luglio 2019

Piccola Città, di Vanessa Roghi

Essenziale, nel suo essere maledettamente crudo.
Minimalista sin dalla copertina, perché non servono decori o arricchimenti. Si presenta con un cartoncino bianco, un disegno stilizzato, e un font retrò per una “storia comune di eroina”. Uno spaccato della realtà nel secondo dopoguerra, tra identità politiche e mera tossicodipendenza.

A voler raccontare la bellezza e la fragilità di una città unica come Venezia sono stati, fin da sempre, in molti.
Simone Weil, filosofa, mistica e scrittrice francese, lo raccontava nella sua “Venezia salva”, in cui la bellezza della città lagunare sembra essere la sola in grado di risvegliare la pietà e l’amore dell’essere umano. Ma lo hanno raccontato anche le voci dei molteplici artisti, che sono stati cullati dall’ineffabilità della bellezza di Venezia, da pittori a scultori, poeti e scrittori, presenti in ogni tempo.

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