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Speciale come te

Le illustrustrazioni fantastiche di Inkhand

Venerdì, 30 Agosto 2019

È sempre una storia caratteristica e unica quella che sta dietro a giovani ragazzi con talento da vendere, e proprio per svelare qualche dettaglio di una di queste, intervistiamo Dario Bellinato, diplomato in grafica pubblicitaria e, in seguito, all’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Se guardiamo il sito di Dario, in arte e su instagram, Inkhand, veniamo travolti da un mondo fantastico, fatto delle più stravaganti illustrazioni nate dal talento e dall’inesauribile fantasia di Dario. Troviamo demoni giapponesi e donne tribali, progetti animati e collaborazioni; tutti caratterizzati dalle linee tracciate da Dario, che sembrano spezzarsi mai fino a dare vita a personaggi sempre diversi. 

Hai sempre seguito lo stesso stile nel disegnare/creare?
“Non ho sempre avuto lo stesso stile, anzi, credo tutt’ora di non avere uno stile proprio ben definito, perché mi piace comunque spaziare, sperimentare vari soggetti, varie tecniche. Anche se, ultimamente, in pratica procedo solo in digitale, quindi la tecnica più tradizionale l’ho accantonata un po’, se non per gli sketch iniziali. Comunque, all’inizio sono partito con i manga per poi cercare di sviluppare il mio stile. Solo negli ultimi anni mi sento di avere intrapreso la strada giusta verso quello che potrebbe essere il mio stile definitivo”.

Quando hai iniziato a disegnare, immaginavi saresti arrivata fino a qui?
“Ho iniziato a disegnare da bambino, mi piaceva di più mettermi su un tavolo a colorare piuttosto che uscire con gli amici a giocare. Questo lo ricordo molto bene, ho iniziato veramente da subito. Ovviamente non mi sarei mai immaginato di riuscire a lavorare solo grazie a questa mia passione. Dalla fine delle superiori in poi ho detto: ok, vorrei provare a seguire solo questa strada e cercare di farla diventare anche un lavoro. Quindi, assolutamente, per ora sono contentissimo dei risultati che sto ottenendo, ma ovviamente si punta sempre più in alto”.

Com’è nata l’idea di fare ciò che effettivamente stai seguendo ora?
“All’età di 14 anni ho partecipato alla mia prima fiera, il “Treviso comic book festival”, portando i miei disegni. La fiera è andata malissimo, ero piccolo, non sapevo neanche cosa portare, come comportarmi. Comunque, quella è stata una piccola svolta, e da lì ho ripartecipato anche l’anno dopo, cercando a poco a poco di entrare nel mondo delle fiere del fumetto. Ho continuato a farmi conoscere, portando sempre del materiale di una qualità migliore rispetto ai primi disegni. Ora, soprattutto gli ultimi anni, sta andando bene. C’è riscontro con il pubblico, alla gente piace quello che faccio e io sono super contento, quindi sto continuando per questa strada”.

Cosa rappresenta per te Inkhand?
“Questa è una domanda un po’ difficile, comunque provo a rispondere. Dunque, diciamo che rappresenta la voglia di provare a buttarsi, di fare qualcosa che piace, soprattutto adesso che siamo giovani. Se non ci lanciamo adesso con le nostre idee, i nostri progetti, quello che vogliamo fare, penso che potremmo pentircene nel futuro. Quindi, la voglia di sperimentare, di non aver paura di lanciarsi, provare, fare esperienze e, soprattutto, cercare di trasformare quella che è la nostra passione in qualcosa di più”.

Una volta che si inizia a crescere la strada è tutta in salita, stai sviluppando nuovi progetti?
“Quello più imminente sarà il mio primo art book, quindi una raccolta di gran parte dei lavori che ho fatto in questi anni, partendo proprio dai primi fino ad arrivare a quelli di quest’anno; una raccolta di illustrazioni, un po’ di vignette. Quello è il progetto che arriverà a settembre. Poi mi piacerebbe creare un altro piccolo fumetto, come ho fatto l’anno scorso: in occasione dell’Inktober arriverà un’altra piccola breve storia. E, ovviamente, uno dei progetti a cui ambisco di più è la pubblicazione di una mia storia con una casa editrice. Siamo ancora in una fase iniziale, però mi piacerebbe davvero, sarebbe questo uno degli obiettivi principali per ora”.

Anna Sacchetto

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