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Mente e corpo

Yoga e respirazione contro lo stress

Domenica, 27 Ottobre 2019

Avere dipendenti felici e rilassati migliora la produttività dell’azienda, e ne consolida la reputazione in fatto di ‘employer branding’. In pratica, le notizie viaggiano, di parola in parola, sui social e da una città all’altra, e le persone non si accontentano più di un buono stipendio, specie i giovani. Nel luogo di lavoro, bisogna soprattutto star bene, e le aziende più avanzate sul fronte del ‘welfare’, e dell’attenzione al dipendente e collaboratore, sono le più quotate, e le più ricercate. E vien da sé: il lavoro occupa buona parte delle nostre giornate, e siamo sempre meno disposti a subire lo stress che può derivare dalle situazioni più disparate. E’ una parola che fa parte integrante del nostro vocabolario quotidiano, ma forse non siamo abbastanza consapevoli di quanto sia indispensabile abbandonarla: lo stress caratterizza, ormai, troppi momenti e troppi ambiti della nostra vita, il lavoro in primis, di fatto impedendoci di avere accesso alla serenità, e di affrontare anche le piccole difficoltà con concretezza e, dunque, di risolverle. 

Nel linguaggio medico, lo stress viene individuato come la risposta funzionale con cui l’organismo reagisce ad uno stimolo, più o meno intenso, di qualsiasi natura e, da un punto di vista organico, si manifesta con una serie di fenomeni neuro-ormonali, tra cui predomina una elevata attività delle ghiandole surrenali. Mentre i nostri antenati, con buona probabilità, erano sottoposti a forme di stress sporadiche, per ciò che riguarda noi, i ritmi di vita che dobbiamo fronteggiare ci mettono nella condizione di subire stress spesso continui. Le conseguenze sul piano fisico sono innumerevoli: l’eccessiva attività delle ghiandole surrenali, ad esempio, comporta un’alterazione della pressione sanguigna, che ci fa percepire la debolezza tipica di chi soffre di pressione bassa. Dolori allo stomaco, contrazioni muscolari, alterazioni del battito cardiaco, sono solo alcuni degli altri sintomi che ci segnalano una possibile condizione di stress. 

Esso è definito come una sindrome generale di adattamento da parte dell’organismo, in seguito a modifiche dell’equilibrio nel sistema endocrino, umorale, organico, biologico. Il termine è stato introdotto per la prima volta in biologia nel 1935, da Walter Bradford Cannon, fisiologo statunitense, docente di fisiologia all'università di Harvard, considerato il padre della psicosomatica

Nonostante la diversità di agenti stressanti, chiamati ‘stressor’, le risposte del nostro organismo sono pressochè uniformi, e consistono in una prima risposta istantanea, con stimolazione del sistema nervoso simpatico. Questo risponde allo stress con il rilascio di adrenalina e cortisolo che, oltre agli effetti già sopra descritti, causa l’innalzarsi dei livelli di glucosio nel sangue, e un aumento della frequenza respiratoria. Proprio l’impossibilità di rispondere velocemente alle sollecitazioni che contraddistingue l’uomo contemporaneo, fa si che lo stress diventi cronico. 

E cosa fare, dunque, per interrompere questo circolo malsano? La respirazione, e la meditazione, sono due antidoti ai momenti di stress, anche quando ci troviamo in situazioni in cui ci viene richiesta una presenza efficace. La respirazione favorisce il rilassamento muscolare, la meditazione ci aiuta a governare gli stati emotivi, e ad allontanare il frullatore di pensieri che caratterizza i momenti difficili. 

Contrariamente a ciò che si immagina, non serve una gran quantità di tempo per usufruire di questi due strumenti: anche pochi minuti di respirazione consapevole e quiete mentale sono sufficienti a risolvere una situazione critica e particolarmente stressante. Sempre più spesso le aziende inseriscono “programmi benessere”, in cui tutta la ditta si riunisce e si cimenta in yoga e pilates. Occasioni per tornare a contatto con la propria fisicità, e fare movimento, dopo ore seduti a scrivere al computer su una scrivania, e socializzare, staccando la spina e chiacchierando di qualcosa che non comprenda denaro, estratti conto, progetti, marketing.

Riuscire ad avere un buon work-life balance è sempre più difficile, conciliare gli hobby, la famiglia e i figli con alcune aspirazioni lavorative, appare a tratti impossibile.

E allora provare per credere: concedetevi di fermarvi. 

 

Anna Zilio

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