Super User

Super User

Venerdì, 27 Settembre 2019

E se fosse tuo figlio?

L’accordo con l’associazione prevedeva una serie di spostamenti: qualche giorno in questo campo, qualche giorno in quell’altro. E nel mezzo anche un po’ di divertimento. Ma quando Nicolò arriva all’hotspot di Samos sa già che quella sarà la sua casa per ben più a lungo. «Io rimango» dice, e tutti già sapevano. Da quell’esperienza è nata un’associazione (Still I rise), e un libro, edito da Rizzoli e pubblicato a luglio di quest’anno. 

Peglio, Mercatello sul Metauro, Borgo Pace e Sant’Angelo in Vado sono quattro comuni in provincia di Pesaro Urbino che messi assieme fanno meno di 7 mila abitanti, distanti una sessantina di chilometri dal primo casello autostradale così come dalla prima stazione ferroviaria. Le difficoltà in termini di servizi, infrastrutture e collegamenti, però, non hanno intaccato la voglia di difendere e rilanciare il patrimonio di questi borghi ai piedi degli Appennini. E così dal 6 all’8 settembre la valle del Metauro ha ospitato la seconda edizione di Happennino - Festival dell’entroterra, promosso da tre giovani professionisti della comunicazione per dimostrare che anche questo lembo d’Italia può richiamare grandi nomi dello spettacolo, e trasformarsi per qualche giorno in un laboratorio culturale che non ha nulla da invidiare ai grandi centri urbani.

Rivitalizzare una località marittima come Cesenatico, con l’arrivo dell’autunno, è tutt’altro che una passeggiata. Ma come da tradizione, da ormai cinque anni ci ha pensato la Scuola di Politiche, a portare una ventata di gioventù nella cittadina romagnola. Un’atmosfera retro che porta con sé tratti di malinconia dei tempi passati, di un turismo di massa rimasto fermo a prima della “grande recessione”, in quella Romagna che per molti rappresentava un sogno per tutto l’anno, fino al momento delle meritate ferie. 

Venerdì, 27 Settembre 2019

Paolo e l’impegno pubblico

«All’inizio è come tornare bambini. Come avere di nuovo due anni e dover imparare a fare tutto: lavarti i denti, mangiare…solo che io non ero un bambino, ma un uomo con la barba».
La vita di Paolo Sacerdoti è cambiata così, da un giorno all’altro, durante una vacanza con gli amici. Un tuffo dal pontile, l’acqua troppo bassa, la corsa in ospedale, l’intervento, la lunga riabilitazione e la nuova vita, su ruote. Oggi Paolo, di anni, ne ha 32. È laureato in ingegneria, ha un lavoro, una ragazza ed è consigliere comunale. Dall’esperienza maturata in questi anni è nata la sua tesi di laurea (sul wheelchair rugby), ed un impegno per la comunità della sua città, che proprio di recente si è tradotto nell’approvazione del Peba, il piano comunale per l’eliminazione delle barriere architettoniche.

Mercoledì, 25 Settembre 2019

20000 borracce per gli studenti

La svolta green di UniPD.
L’Università di Padova svolta verso l’ambiente, impegnandosi nel minimizzare l’impatto sull’ambiente e sulle risorse naturali con la Carta degli impegni di sostenibilità dell’Ateneo, di cui il progetto “Plastic free Unipd” è parte. 

Nata come protocollo per la creazione di monete digitali, la blockchain ha mostrato le sue grandi e svariate opportunità applicative in diversi settori socio-economici, dando il via ad una trasformazione che potrà modificare, migliorare e semplificare la nostra quotidianità. Il discorso riguarda da vicino anche la sanità. Questa tecnologia, infatti, garantisce la distribuzione, la trasparenza, la sicurezza e l’immutabilità del dato, alimentando un paradigma sociale basato sulla fiducia tra le parti. Utilizzando la blockchain, il settore sanitario potrà progredire e migliorare la qualità di vita del paziente. A spiegare come, e perché è William Nonnis, developer per il Ministero della Difesa, e membro dello staff tecnico di Italian Open Lab per lo studio, la progettazione e lo sviluppo su Blockchain, AI, IoT e Applicazioni WEB sempre per il Ministero della Difesa. Perché dovremmo usare la blockchain per i dati sanitari?

Che Londra sia una delle città più belle d’Europa è fuori da ogni discussione. Ciò nonostante, da sempre si porta dietro alcune considerazioni che lasciano un certo scetticismo verso la capitale britannica. 
«Londra non ha il fascino della Villa Lumière» «Se ci fosse il bel tempo…» «Londra è grigia e mette tristezza» 

«La mia vita? Talmente rara che è quasi meravigliosa». Non c’è domanda che la lasci senza parole, questa ragazza dai capelli biondi e dal sorriso sempre pronto a schiudersi. Non c’è argomento che abbia timore di toccare, non c’è un giorno dell’anno in cui non la si trovi intenta a seguire una, due, quattro attività contemporaneamente. Giulia Volpato è così, una forza della natura. 

Giovedì, 19 Settembre 2019

Berta Isla. Un amore assurdo

Ci sono innamorati destinati (verrebbe quasi da dire condannati), a restare uniti da un’attrazione insopprimibile, generata da una lucida rassegnazione, nonostante avversità apparentemente insuperabili, nonostante tensioni potenzialmente esplosive, anche dopo (e forse proprio grazie a) pause e deviazioni più o meno prolungate.

L’equilibrio prima di tutto. Nella quotidianità, e altrettanto nell’ambito sportivo, spesso istinto e ragione si alternano, con risultati poco soddisfacenti, o incompleti.
Nel corso della mia carriera sportiva mi sono interrogato innumerevoli volte sull’efficacia dei miei comportamenti, ai fini di raggiungere l’obiettivo insieme alla squadra, specie quando mi sono trovato nel ruolo di ‘capitano’. Cosa mi guidava nelle azioni e nelle scelte, quali attenzioni, quali pensieri mi hanno sostenuto in questo cammino, facendo sì che attivassi le mie risorse personali?

Pagina 6 di 20